LABOR

Il tuo lavoro è anche il mio

Consulente del lavoro o Commercialista?

Scopriamo insieme le differenze.

Care lettrici e cari lettori, ben ritrovati nuovamente su Labor, il blog sulla Consulenza del Lavoro. In questo articolo mi voglio soffermare su un quesito tanto semplice quanto diffuso. Può apparire infatti come un interrogativo banale, magari dalla risposta scontata per gli addetti ai lavori ma, ahimè, non è proprio così per tutte le altre persone. Tra le informazioni più ricercate su Google in merito al mio settore e a ciò che di più rilevante gli ruota intorno, troviamo, non caso, le seguenti domande:

  1.  Cosa fa il Consulente del Lavoro? E di questo ne ho abbondantemente parlato nell’articolo che trovate qui.
  2. Che differenza c’è tra Consulente del lavoro e Commercialista?

Beh, d’ora in avanti Google potrà restituire tra i suoi risultati anche questo articolo. Visto che lo chiedete in tanti, infatti, credo possa essere utile, opportuno e di interesse per tutti dare una risposta definitiva a questa domanda così diffusa sul web e tra le persone.

Due mestieri vicini, due mestieri diversi.

Perché sono vicini e perché si confondono? Sono vicini perché entrambe le professioni hanno un approccio consulenziale nell’offrire i loro servizi a imprese o professionisti e perché, su alcune attività di natura operativa, possono in qualche modo sovrapporsi. Ad esempio, sia il Consulente del Lavoro che il Commercialista possono ricevere delega per la trasmissione degli F24, assumendo così il ruolo di intermediari tra aziende e Stato. D’altra parte, sono confondibili perché l’esercizio della Consulenza del Lavoro è una delle possibili attività che possono intraprendere anche gli iscritti agli Ordini dei dottori commercialisti e gli esperti contabili. Anche per questo, i compiti svolti dalle due professioni possono intersecarsi. Tuttavia, è importante evidenziare una certa reciprocità anche rispetto a mansioni di carattere economico: il Consulente del Lavoro, infatti, può fornire consulenza in materie tipiche del Commercialista, come contabilità e aspetti tributari e fiscali.

In linea generale, è doveroso affermare che si tratta però di due mestieri differenti. Ci si rivolge all’uno o all’altro per ragioni ed esigenze sostanzialmente diverse che spiegherò più dettagliatamente nelle prossime righe. 

Economia vs Risorse umane?

L’opposizione espressa dal titolo di questo paragrafo ha una finalità esclusivamente esemplificativa. Innanzitutto perché la formazione che sta alla base di queste due professioni può avere l’economia in comune; in secondo luogo perché parlare solo di risorse umane quando ci si riferisce alla Consulenza del Lavoro può essere fuorviante o riduttivo. Provo a spiegarmi meglio: il Commercialista è un professionista competente in materie economiche, finanziarie, commerciali, contabili e tributarie. Questa è la sua sfera di competenza ed è per questioni di questa natura che può essere utile alle aziende e ai professionisti. Il Consulente del Lavoro, invece, è un professionista che si occupa più precisamente di offrire consulenza e servizi nell’ambito dell’amministrazione del personale. Naturalmente, queste sono solo delle indicazioni sintetiche, ma di certo utili per una prima opportuna distinzione tra i due ambiti.

Perché rivolgersi al Consulente del Lavoro e perché rivolgersi al Commercialista.

Vediamo di fare chiarezza in modo molto pratico, distinguendo con sintesi e semplicità le attività e i servizi che questi due consulenti possono offrire.

Mi rivolgo al Consulente del Lavoro:

  • per tutto ciò che concerne l’amministrazione del personale, come l’elaborazione dei prospetti paga dei dipendenti e gli adempimenti amministrativi, dagli F24 alle dichiarazioni annuali;
  • per una consulenza relativa alle figure professionali da inserire in azienda e il relativo inquadramento rispetto al CCNL di riferimento; 
  • per avere un quadro chiaro delle agevolazioni contributive a cui posso accedere;
  • per la gestione degli adempimenti previdenziali e assicurativi;
  • per una consulenza in caso di conciliazione e certificazione contratti;
  • per consulenze tecniche a lavoratori o datori di lavoro nell’ambito delle vertenze sul lavoro.

Mi rivolgo al Commercialista:

  • per la tenuta della contabilità della mia attività o della mia azienda;
  • per la pianificazione e l’esecuzione della dichiarazione dei redditi e dei bilanci di esercizio;
  • per una consulenza in ambito fiscale e tributario;
  • per la produzione di perizie tecniche, ispezioni e revisioni amministrative;
  • per rappresentanza davanti agli organi della giurisdizione tributaria.

Come avrete potuto constatare in modo più operativo, i servizi sono tra loro cugini, se così si può dire. Il ventaglio di possibilità può ovviamente essere ancora più ampio e più specifico, ma l’obiettivo di questo articolo era quello di tracciare una linea di demarcazione per un orientamento opportuno rispetto alle vostre esigenze.

Se qualcosa non fosse chiara o se doveste aver bisogno di ulteriori delucidazioni, scrivetemi e proverò a darvi risposta.

Al prossimo articolo.

Stefania

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